Tra tante maschere, un volto vero: quello di Giorgia Meloni

18
@giorgiameloni.paginaufficiale

Nessun titolo fu più indovinato come quello del nostro mensile CulturaIdentità, da giorni in edicola: Il Paese dei Pulcinella. Proprio nel periodo di Carnevale i cittadini italiani assistono all’ennesimo travestimento della maggior parte della classe politica italiana. Si cambia abito e maschera con una velocità così incredibile che anche il grande Arturo Brachetti si sente oramai un principiante. Tra Arlecchini servitori di più padroni e Pulcinella imbroglioni, sempre pronti a dar la colpa al prossimo senza prendersi le proprie responsabilità, le maschere della Commedia dell’Arte hanno preso il posto dei volti anonimi delle mascherine. Un teatrino indegno culminato con l’esilarante votazione per il nuovo governo Draghi sulla piattaforma Rousseau. Pirandello ci lascia in questa direzione, in uno dei suoi romanzi più importanti, Uno nessuno e centomila, una delle frasi più significative della sua poetica: “Imparerai a tue spese che nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti”.

Ecco, tra tante maschere, uno dei pochi volti che ho incontrato nella politica del nostro Paese è senza ombra di dubbio quello di Giorgia Meloni: una donna sincera, schietta, da sempre abituata a farsi largo in un mondo maschile e spesso maschilista. La scelta del suo partito di restare fuori dalla grande ammucchiata – perché sembra più quella, che un governo di unità nazionale – è segno di una coerenza che nell’Italietta (appunto dei Pulcinella) viene quasi derisa. Eppure sono certo che Draghi apprezzerà più la sua posizione chiara e leale che quella dei tanti yes men nostrani che frequentano le segreterie di partito come se la legge Merlin non fosse mai entrata in vigore. Per votare un decreto che fa gli interessi degli italiani non c’è bisogno per forza di sedere accanto a chi ti considerava il diavolo in persona fino a cinque minuti prima.

E’ vero che noi italiani tendiamo a salire sul carro dei vincitori, ma sono certo che questa scelta della Meloni sarà apprezzata quando si tornerà al voto. Starà poi ai leader del centrodestra non cadere nel tranello di Renzi, che proverà a spaccare anche questa coalizione dopo esserci riuscito nel centrosinistra. Vedremo cosa uscirà nelle prossime ore dal cilindro del demiurgo Mario Draghi. Sicuramente quando la sua posizione non sarà più quella di forza, spunterà fuori il solito coniglio pronto a scappare verso nuovi maghi che non lo facciano sparire mai.

SOSTIENI LA NOSTRA VOCE LIBERA

18 Commenti

  1. Giorgia Meloni, decisa, coerente e vera; virtù sconosciute da tutti gli altri politici.
    Arriveranno le elezioni, si che arriveranno
    Vai avanti GIORGIA

  2. Da oggj a vita voterò Giorgia Meloni una donna vera. Il suo amichetto lombardo l ha tradita come il nano di Arcore da sempre voltafaccia.

  3. Nacqui Almirantiano, poi Fini mi deluse e ora, dopo anni, credo che tornero’ alle origini. La signora Meloni meritai piu calorosi e affettuosi in bocca al lupo.

  4. Purtroppo non so per quanto, La Meloni è entrata a far parte dell’aspen institute di proprietà Rockfeller, cosa ci dovremo aspettare in futuro ? Fratelli d’italia al governo e Draghi presidente della Repubblica?

  5. .io auguro loro la sola cosa che può oggi provare se qualcuno ha valore o no! CHE EGLI TENGA DURO…..non ho conosciuto finora nessun idealista bensì molti mentitori.
    Friedrich Nietzsche.
    Nietzsche a parte la Meloni è rimasta assolutamente l’ultima trincea della coerenza e dell’affidabilità. Ne ho viste troppe nella mia vita per credere in un qualunque messia che moltiplichi i pani e i pesci e poi cammini sulle acque compresa la Meloni al quale voglio comunque dare il mio appoggio ma la sola cosa in cui oggi conto è il mio atteggiamento la mia coerenza per non essere servo di nessuno. La realtà politica ci costringe all’obbligatorietà nell’applicare tre principi: : l’obbligo di non essere sprovveduto e nel non credere in babbo Natale che non esiste, sempre con gli scarponi piantati per terra ; secondo schierarsi in ogni caso senza grandi aspettative messianiche ma con aspettative realistiche ( ricordate il votate Dc stoppandovi il naso di Montanelli, qualcosa di simile); terzo non occuparti troppo della coerenza altrui, cura la tua , per dirla come Kant, il cielo stellato sopra di mè la legge morale , la coerenza ,dentro di mè e allora il cielo sarà sempre più blu. Dalla parte della Meloni senza se e senza ma.

  6. L’Italia è un esempio da non imitare in moltissime cose che riguardano la politica e i tanti reticolati vari che attorno a essa si ramificano in quell’intricato sottobosco degli affari molto opaco. Tuttavia, con il governo Conte due in carica, pur avendo dalla loro parte tutte le possibili attenuanti nascenti da quel mutante killer dalla Cina sfuggito, i due ministeri che, più di tutti gli altri, hanno accompagnato lo Stivale allo sbando, sono stati quello dell’Interno e quello della Salute. In un Paese normale, la sostituzione dei relativi vertiti sarebbe stato un passaggio obbligato. Ma l’Italia non è un Paese normale. Che siano sopravvissuti alla Caduta del secondo governo Conte, però, è qualcosa d’inspiegabile. Anzi no. Cosa spiegabilissima è. Sono gli specchi deformanti del neonato governo Draghi. Ma sottotraccia resta il perché di questo cordone ombelicale -tenuto teso dalla Lamorgese e Speranza- che lega il Quirinale al fondatore del M5s.
    Eppure, anche se è stata l’anomalia a salire, d’ipocrisia vestita, ‘sul carro dei vincitori’(?), l’oggetto del paradosso, la diversa da condannare, è Giorgia Meloni. La non contorsionista. Nonostante avesse detto ai setti venti che non avrebbe mai fatto mancare il suo voto e quello di ogni parlamentare del suo partito a ogni possibile provvedimento del governo che facesse gli interessi degli italiani.

  7. di fronte all’accozzaglia di questo governo l’unico punto fermo nel panorama politico italiano è Giorgia Meloni ed a lei si presenta davanti una prateria infinita su cui correre e lavorare. i voti arriveranno sicuramente. tutto il resto è noia.

  8. Giorgia Meloni è l’unico leader dei partiti politici italiani di spessore internazionale. È l’unica che ha detto chiaro e tondo che la scelta del Capo dello Stato non gli è piaciuta non tanto per la personalità scelta a guidare il nuovo governo quanto per il metodo e per le bugie dette per giustificarlo. È l’unica che non ha concesso la sua fiducia in bianco al progetto del governo Draghi attendendo,ragionevolmente, programmi e squadra, pur non mettendo mai in discussione la persona del premier in pectore e dicendo allo stesso che per provvedimenti giusti per gli italiani il suo voto favorevole ci sarà. Ciononostante pur in presenza del cavallo di Troia Renzi, della svolta europeista di Salvini(non creduta dai più) e dalle eterne porcate dei 5STALLE, l’unica ad essere messa in croce dai giornaloni (o giornalini?) italiani è stata Lei. Ciò conferma che serietà, competenza e coerenza in Italia non pagano.

  9. Mi permetto di esprimere – da “destra”, se ancora si può dire – che la coerenza in politica non paga mai. Uno spessore morale quello della Meloni non comune, eppure rischia di rimanere la bella addormentata nel bosco degli sciacalli. Le serve la spregiudicatezza di Renzi – che ho imparato ad apprezzare come unico leader disponibile sul mercato in questo momento. Altrimenti la sua battaglia non aiuterà il centro destra, non libererà la nazione dai suoi traditori. Giorgia, scendi in campo, non rimanere un’idealista: leggi il presente, fingi, cambia posizione, ribellati a te stessa.

    • Lei non uscira mai da questa europa.. lo ha detti sempre di essere una convinta atlantista, europeista ed eurista… si è bevuta tutta la pandemenza ed è la più grande lecca palle del rinnegato mattarella e fan sfegatata del criminale draghi.
      Si è anche iscritta all’aspen Institute dei Rockfelker sin dal gennaio 2019, data che hanno nascosto e sostituita con febbraio 2021.
      Ha fatto una f8nta opposizione per fottersi gli ignoranti beoti italiani.
      La gente non ha capito che tutti i partiti attualmente in parlamento non devono essere votati ma pricessati per crimini contro l’umanità.. invece continua a votarli ben sapendo che sono tutti complici e colpevoli dei 170 mila italiani assassinati dalla dittatura sanitaria da febbraio 2020 e messo in pericolo milioni di italiani che continueranno a morire a causa di questa sperimentazione umana, approvata da tutto il parlamento.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

9 − sette =