Travolti dalla voglia di raccontare la nostra più bella Italia

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Foto di Anders Jildén su Unsplash

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Era l’estate del 1995 e sul palco del Festival della Versiliana iniziavo la mia carriera d’attore a fianco di un’icona dello spettacolo italiano come Alida Valli, in un grande classico di Pirandello, Questa sera si recita a soggetto, diretto da un maestro della scena come Peppino Patroni Griffi, con i costumi firmati dal Premio Oscar Gabriella Pescucci. In quel parco, dove sentivi i profumi sensuali della Pioggia nel pineto che d’Annunzio compose ispirato dalla Duse/Ermione, andava in scena uno dei tanti festival che per decenni hanno animato l’attività culturale del nostro Paese. Tra grandi interpreti e grandi titoli, il calore del pubblico e la Prima raccontata sui giornali, si respirava un’aria frizzante di festa. L’Italia in fondo è anche questa: da Spoleto a Taormina, da Verona a Venezia ogni città ha avuto, ha e dovrà avere la propria kermesse. Propongo al Ministro Sangiuliano un decreto da far approvare al Governo nel quale ogni comune italiano istituisca durante l’estate il proprio festival, o meglio il proprio indomabile festival.

Con suoi indomabili artisti, come quelli di questa bella copertina pop firmata dall’ex enfant prodige della Scuola di Piazza del Popolo, Enrico Manera. Del resto Giancarlo Giannini e Claudia Cardinale ne hanno calcati tanti di palcoscenici estivi immersi nella bellezza delle nostre ville, dei nostri scavi, dei nostri tanti giardini. Ed è da qui che vogliano ricominciare, con i Festival delle Città Identitarie, con grandi personaggi legati alle radici storiche, artistiche e culturali dei comuni italiani. A Potenza, città che ha saputo rinascere dalle invasioni e dai terremoti, dove Leoncavallo scrisse Pagliacci e dove Maurizio Leggeri fondò la Protezione Civile. A Trino nel vercellese, terra di risaie e di Cavour, dove nacque la tipografia e Roberto Bolle mosse i suoi primi passi. A Loano nella Riviera delle Palme, città dei Doria e del Carnevale, col suo buffo Benciancin. Insomma, saremo ancora una volta travolti nelle nostre piazze da questa indomabile voglia di raccontare la nostra più bella Italia.

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