Il virus è un esperimento tecno-autoritario per ridurci a replicanti

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Foto di Gerd Altmann da Pixabay

Da alcune settimane gira in Rete questo articolo di Eugenio Capozzi, professore di Storia Contemporanea dell’Università degli studi di Napoli Federico II. Il Prof. Eugenio Capozzi ha un pedigree editoriale, l’ultimo suo libro l’ha pubblicato l’editore Marsilio, fa parte del comitato scientifico della rivista Ventunesimo Secolo e della redazione di Ricerche di storia politica. È autore di diversi volumi tra cui Il sogno di una costituzione (2008), Partitocrazia (2009) e Storia dell’Italia moderata (2016). Quanto scrive in questo articolo merita di essere letto. Noi ve lo proponiamo così come lo abbiamo trovato su svariati siti e pagine social, considerando questa riflessione per quello che è: un’ipotesi condivisa da una parte della pubblica opinione, uno spunto per una riflessione, giusto o sbagliato che sia (Redazione).

“Il lockdown generale è già stato deciso da tempo. Tutte le oscillazioni di queste settimane sono soltanto gioco del poliziotto buono e cattivo, tattica per imporre la decisione gradualmente, testando volta a volta le reazioni.
Il progetto è chiaro. Non ha niente a che vedere con la situazione sanitaria, che è sotto controllo (salvo le solite inefficienze di certe regioni) e che vede una pressione sugli ospedali inferiore a quella che si verifica abitualmente ogni anno per le epidemie stagionali di influenza. Morti e terapie intensive sono evidentemente in gran parte anziani ammalati di altro, spesso già ricoverati – i dati emergono su scala locale anche se il governo si guarda bene dal chiarirlo a livello nazionale. Se si volesse affrontare seriamente la protezione delle fasce di cittadini a rischio (chiarissimamente individuabili per via statistica) basterebbe monitorare gli anziani con patologie specifiche attraverso medicina di base e Usca, somministrare loro terapie ormai note ai primi sospetti di virus, fornire servizi per evitare loro il più possibile di uscire di casa, e raccomandare ai loro familiari di adottare con loro il più rigoroso distanziamento.
Ma chiaramente di questo a chi governa non importa nulla. Il progetto già pianificato dalla primavera è un altro, e tutto politico: un esperimento di ri-disciplinamento autoritario delle società funzionale ad un modello economico ben preciso.
È un progetto non solo italiano ma europeo, che parte dall’asse franco-tedesco e da Bruxelles, e di cui il governo italiano è solo uno tra gli esecutori. Non bisogna essere complottisti per individuarlo: esso è già palese nella torsione paternalista, eticizzante delle istituzioni Ue di cui Ursula von der Leyen è la garante.
L’obiettivo di queste classi politiche è enfatizzare a dismisura il virus per distruggere quel che resta della piccola e media impresa, del terziario autonomo, degli spazi di formazione, socialità e cultura “fisici”, e sostituirli con consumi, intrattenimento, didattica, socialità integralmente digitalizzati, completamente inglobati dalle grandi corporations hi tech globali.
La narrazione terroristica del Covid e i lockdown sono lo strumento per rimpiazzare del tutto la socializzazione con i social, le comunità di scuola e università con la didattica su piattaforma, l’amore e il sesso con il dating virtuale, i ristoranti e i bar con il food delivery, i cinema e i teatri con Netflix, lo shopping con Amazon, i concerti con le dirette a distanza, lo sport con il “workout” casalingo gestito da app, il lavoro con sussidi statali di semi-indigenza, il culto religioso comunitario con una spiritualità solitaria senza nessun rilievo sociale. E, soprattutto, per eliminare ogni forma di associazione culturale, circolo, movimento civico e politico libero, non controllabile, trasformando la società civile in una pluralità di individui isolati che si limitano ad essere followers dei leader politici, in un quotidiano reality show, “profilati” e sottoposti al continuo martellamento delle news unanimi di regime selezionate per loro dai social media depurandole di quelle che loro chiamano fake news, cioè di ogni fonte che non sia approvata dal complesso politico-mediatico mainstream.
L’accelerazione di questa trasformazione permetterebbe, per le élites europee, la saldatura tra il mega-tecno-capitalismo d’oltreoceano, lo statalismo burocratico Ue a economia sussidiata e il modello di mercato autoritario cinese.
L’unico ostacolo che può ancora frapporsi tra il progetto e la sua attuazione è la reazione, la resistenza, la mobilitazione delle società civili europee, dei ceti e delle fasce sociali che si è deciso di sacrificare. Dalla loro capacità di ribellione, dalla loro capacità di coordinarsi, dando vita a un blocco sociale e politico coerente in sostituzione di una rappresentanza politica ormai inesistente, dipende se l’esperimento tecno-autoritario riuscirà o sarà dichiarato fallito, o quanto meno dilazionato.”
Eugenio Capozzi
Professore Storia Contemporanea
Università degli studi Napoli

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10 Commenti

  1. Insorgere per risorgere. Cosa aspettano la Meloni, salvini, marine le Pen, Orban, Putin e quel che resta di Trump ad organizzare il nuovo risorgimento?

  2. Comuncio a pensare che questo virus sia veramente “un’arma” utilizzata per una guerra alternativa all’Occidente e non solo. Tante conicidenze formano una prova.

  3. Egr.Redazione…culturà…IDENTITA’,soprattutto…ma della messa sul mercato di mps di qualche settimana fa,e magari sfruttando lì’offuscamento delle menti dall’essere in piena pandemia da covid,risanata con i soldi degl’italiani e prossimo regalo ai francesi,e malgrado che,al contrario di germania e francia,non abbiamo alcuna ‘grande banca pubblica’,ma solo un ‘banchetto’ a cui non si fa ‘credito’,capace di farsi prestare centinaia di miliardi dalla bce(come art.123 del TFUE,trattato di Lisbona, prevede) come fatto dalla germania che non ha di certo richiesto il mes ma ‘presi’, in virtù di quest’articolo,550 miliardi,tutti sull’unghia’,senza chiedere ‘permesso’ a chicchessia,e messi a disposizione ‘della ‘sua’ pandemia’(altro che 15 ogni anno x due anni,e restituibile subito col mes)come mai…tutti muti?E che fa proprio parte,allargando il discorso,della ‘pianificazione’ di cui si parla in questa ‘denuncia’(condivisibile al 100%)del Prof.Capozzi?

  4. condivido appieno. putroppo non ho molte speranza su una rivoluzione. xchè di rivoluzione cè necessita’.eòla gente moderna , i giovani , non hanno ne idee ne voglia di staccare i sederi dal pc o dal videogiochi.

  5. Cosa possiamo fare per fermare questi criminali? Votargli contro? Non possiamo più farlo. Sono arrivati a truccare le elezioni della principale democrazia al mondo. L’unica strada rimasta è quella di prendere queste elite e appenderli per le piazze.

  6. Condivido in pieno. Per gli italiani, l’unica strada possibile sarebbe la guerra civile, perchè : non si può votare , abbiamo un pdr servo dell’Europa, un parlamento fasullo che prende ordini solo da Bruxelles, se anche facessi la prova a manifestare (purtroppo non siamo Francesi) ti mandano contro l’esercito e in cinque minuti è tutto finito, giornali e TV sono tutti proni al regime, trovi le notizie vere SOLO se te le vai a cercare col lanternino….;non siamo messi bene, direi…..

  7. ma se il virus colpisce gli anziani dovrebbe bastare potenziare i servizi sanitari e poi tutto aperto con regole da controllare severamente.
    la chiusura totale lascia le persone con tanta paura del domani;non lascia vivere serenamente
    nessuna certezza solo incapaci al governo a gestire la nostra vita.
    ma ci vogliono dire dei 500 morti al giorno quanti solo di covid?
    le comunicazioni fatte come ora sono inspiegabili.
    il commissario arcuri non ha nessuna credibilità ,mandatelo al grande fratello….

  8. Finchè il popolo italiano sarà un gregge che appena li offrono 30 denari esulta, finchè la gioventù di oggi si ammoscia e non reagisce a questa gestione nei loro riguardi, penso che poco si potrà fare anche se certe generazioni di anziani sarebbero pronte ad aiutarli. Mi auguro che ad un certo punto questo greggio riscopra la dignità e il significato di Patria che i loro avi hanno costruito con sangue trasformandosi in tigri.

  9. Salve,
    queste affermazioni sono molto forti ma, come ingegnere che conosco bene le potenzialità delle nuote teclnologie di telecomunicazioni, mi pertetto di dissentire.

    Se ci fosse stato effettivamente un complotto di tale portata, avrebbero usato le nuove tecnologie di telecomunicazione e dei dati di aggregazione dei social media.

    Inoltre io sposo il pensiero di Herder, divulgato da Tolstoj in “Guerra e Pace” che sostengono che l’Uomo è destinato ad un’evoluzione e la volontà di pochi uomini non possono influenzarla.

    L’Umanità è protagonista del suo destino e della sua prossima evoluzione grazie al supporto delle nuove tecnologie, pensate, progettate e realizzate dall’Uomo per l’Uomo e per il raggiungimneto del suo traguardo evoluzionistico.
    Anche io ho trovato una coincidenza strabilinate l’arrivo del virus in un periodo in cui le tecnologie fossero pronte per permettere alla società umana di mutare le sue abitudini a vantaggio della digitalizzazione. Ma questo non può essere visto come un complotto quanto piuttosto come un passo verso l’evoluzione del genere Umano, mi viene impossibile da immaginare orchestrato da pochi individui di potere.

    Per chi è interessato potrà approfondire l’argomento che ho accennato ai seguenti links:
    #istintoalladivinita
    https://www.instagram.com/istinto_alla_divinita/

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