Ddl made in Italy: fondo sovrano, liceo ad hoc, tutela delle eccellenze

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Via libera al Consiglio dei Ministri di ieri al ddl made in Italy: fondo sovrano da un miliardo, Liceo made in Italy, lotta contro i falsi, tutela delle eccellenze produttive, potenziamento dell’imprenditorialità femminile e dell’autoimprenditorialità. Obiettivi: stimolare la crescita e consolidare le filiere strategiche nazionali.

Tutto questo in un quadro congiunturale positivo per l’Italia, con Istat e Moody’s che certificano il balzo in avanti del PIL italiano. Infatti l’economia sorprende: questa prima metà di 2023 è migliore che nei Paesi concorrenti, Francia e Germania in primis. Quindi altro che recessione, come paventavano i gufi, l’Italia è il Paese che cresce più degli altri.

Con l’Istat che conferma il rallentamento dell’inflazione e Moody’s che vede al rialzo le stime del nostro Paese, la difesa del made in Italy non poteva iniziare in modo migliore.

Ecco nello specifico le misure e le iniziative per incentivare il sistema dell’eccellenza italiana, con l’obiettivo di dotare il made in Italy di nuove risorse, nuove competenze e nuove tutele.

Nasce il fondo strategico nazionale, con una dotazione iniziale di 1 miliardo e l’obiettivo di consolidare le filiere strategiche d’eccellenza (filiera legno – arredo 100% nazionale, tessile, nautica, ceramica, prodotti orafi, design) anche a livello di approvvigionamento delle materie prime critiche, con interventi a sostegno dell’apparato produttivo e un occhio di riguardo all’imprenditorialità femminile e le iniziative di auto-imprenditorialità: 10 milioni di euro sul piatto. E’ la primavera dell’eccellenza italiana, non a caso l’iconografia scelta per la campagna di promozione delle località turistiche italiane nel mondo è la Venere di Botticelli (ne abbiamo parlato QUI).

Confermata la nascita di un liceo ad hoc, il Liceo del made in Italy, con lo scopo di promuovere le conoscenze , le abilità e le competenze connesse all’eccellenza dei prodotti e della tradizione italiana attraverso un percorso liceale in grado di dare competenze storico-giuridiche, artistiche, linguistiche, economiche e di mercato idonee alla promozione e alla valorizzazione dei singoli settori produttivi nazionali che tengano conto delle specifiche vocazioni dei territori. Il nuovo liceo prenderà il via da settembre 2024 e si svilupperà anche attraverso la realizzazione di accordi con le imprese per favorire l’inserimento degli studenti nel mondo del lavoro: a tal fine verrà anche istituita la Fondazione Imprese e competenze per il made in Italy, con il compito di promuovere l’interconnessione con quelle aziende che rappresentano l’eccellenza del made in Italy.

Il ddl made in Italy approvato in Consiglio dei Ministri prevede anche una giornata nazionale per celebrare la creatività e l’eccellenza italiana, fissata al 15 di aprile del prossimo anno, con un’Esposizione Nazionale Permanente del made in Italy il cui scopo sarà la promozione dell’eccellenza produttiva e culturale italiana attraverso l’esposizione dei prodotti della storia e dell’ingegno nazionali.

Fra le misure contemplate nel ddl made in Italy c’è anche la creazione di un contrassegno ad hoc di ufficializzazione dell’origine italiana delle merce a tutela della proprietà intellettuale e commerciale dei prodotti. Nel testo approvato ieri c’è anche l’istituzione di un bollino per i ristoranti italiani autentici nel mondo, con l’obiettivo di sostenere e valorizzare tutti quegli esercizi commerciali della ristorazione che all’estero offrono prodotti eno-gastronomici della tradizione italiana: questo, con l’obiettivo di contrastare lo sfruttamento speculativo del “marchio Italia”, con misure normative contro la contraffazione dei prodotti, come ad esempio l’istituzione di una commissione tecnica che fisserà le linee guida per la tutela per la pasta di grano duro qualità.

Infine, una delle norme del ddl approvato ieri prevede l’avvio di un programma per favorire il passaggio di competenze e di abilità tra generazioni per le imprese private con non più di 15 unità da un lavoratore andato in pensione da non più di 2 anni a un nuovo assunto a tempo indeterminato con meno di 30 anni d’età.

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1 commento

  1. L’Italia deve fare di più molto di più per contrastare i “tarocchi”, il falso e la commercializzazione ingannevole. Si deve fare di più in Italia ma anche nel modo intero dove “il marchio Italia” vine usato e abusato su tutti i prodotto. Credo si debba dare una regolata anche a certa produzione “Italiana” praticata da Cinesi con “laboratori e ditte” site sul territorio Italiano ma che della qualità Italiana hanno ben poco, questi, evasione a parte, creano un grande danno all’immagine dei prodotti Italiani per, in genere applicano etichette o poco più, stesso problema con molti generi alimentari.

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