Al Maxxi di Roma in occasione del centenario della nascita di Benito Jacovitti (1923-1997), geniale disegnatore, si presenta una bella mostra monografica composta da oltre quattrocento tavole originali con materiali stampati dove c’è tutto il suo umorismo surreale che ha colpito generazioni di italiani. Titolo dell’esposizione: Jacovittissevolmente, come il suono di uno scioglilingua che crea immediatamente quel divertimento proprio delle sue tavole disegnate.
Irriverente, ironico, spiritoso, originale, unico, Jac ci presenta dall’alto dei suoi cento anni la galleria dei personaggi, dagli esordi con il giornalino Il Vittorioso degli anni Quaranta a 100 personaggi, le Panoramiche, Jac Erotico e il Kamasultra, il Diario Vitt con testi di Indro Montanelli, Sergio Zavoli, Beniamino Placido. Poi c’è la pubblicità. Alcuni di voi ricorderanno il Carosello dell’Eldorado o il gelato biscotto Camillino con le sue decorazioni. Benito Jacovitti in arte Jac nasce a Termoli nel 1923 e si afferma quasi subito in quella sua singolare cifra con le “panoramiche” ad esempio. I disegni traboccano di personaggi al mare o al supermercato e nei piccoli spazi affiorano salami, ossa, matite, piedi e sederi conficcati nel terreno, lische di pesce; azioni surreali e beffarde di una società in cambiamento e in pieno boom economico. I protagonisti sono Mandrago, Tarallino, Jack Mandolino, Cocco Bill, l’antipistolero per eccellenza che beve camomilla, Zorry Kid e la popputa signora Carlomagno. Eroi scanzonati, spazio di gioco colorato di libertà e di fantasia per grandi e piccini.
La mostra presenta una bella affluenza di tante generazioni di visitatori che si godono i suoi racconti a fumetti. Un allestimento molto colorato e allegro. Jacovitti, genio surrealista, umoristico, rivoluzionario, lui che era un liberale e non incasellabile in logiche di bassa politica è fonte preziosa di immaginari visivi, trovate linguistiche, rovesciamenti paradossali, valori costumi stereotipi tipici di questo nostro Stivale. Da vedere.