Caso Claps: 30 anni di misteri

0

Questa rubrica Crimini e Misteri inizia con una triste ricorrenza: 12 settembre 1993, una studentessa di sedici anni di Potenza, dopo aver fatto lo “struscio” per il corso principale della cittadina, con una sua amichetta, si allontana e poi fa perdere le sue tracce. Scomparsa. Verrà ritrovata cadavere il 17 marzo 2010. E dove fu ritrovata? Nel sottotetto della Chiesa della Santissima Trinità. La ragazza aveva avuto quel pomeriggio un appuntamento segreto con un ragazzo. Chi era? Il figlio del Direttore della Biblioteca Nazionale, Danilo Restivo: una figura molto strana, un ragazzo insistente, appartato, apparentemente timido, considerato dai suoi coetanei come un “soggetto” ma che poi si rivelerà un pericoloso e sottovalutato serial killer. Quello che sconcerta del caso Elisa Claps è stato il sistema di relazioni, omertà, collusioni, intrecci, inciuci volti al rallentamento delle indagini, depistaggi e coperture continue: “ Non se ne deve parlare!” Relazioni segrete, scambi di favori suggellati dalla figura autoritaria e intoccabile del parroco della chiesa incriminata (per occultamento di cadavere), quella della Santissima Trinità. Del caso si occupò la giornalista Federica Sciarelli della trasmissione Chi l’ha visto?. Il ritrovamento dopo anni dello scheletro nel sottotetto da parte degli operai per una ristrutturazione non lasciava dubbi. Accanto alle ossa c’erano degli occhiali. I suoi. In questi grumi di silenzi è morta la verità e la borghesia di una piccola città di provincia si raggomitola e si protegge: contano le famiglie, gli amici, il lavoro, la reputazione. Il Bene e Male sono fattori soggettivi e sociali. Tutto il caso Claps poteva essere risolto in pochi giorni, ci sono voluti diciassette anni. E Danilo Restivo? Il principale accusato dell’omicidio Claps stava in Inghilterra per rifarsi una vita. E proprio lì è stato riconosciuto colpevole da una corte britannica per un altro omicidio: quello di Heather Barnett, una sartina vicina di casa del Restivo. Fu uccisa a colpi di martello, testa fracassata, seno mutilato, pantaloni abbassati, reggiseno reciso. Lui la spiava da mesi e conservava alcune ciocche dei suoi capelli. Stesse modalità del caso Claps. È lui! Mamma Filomena, l’indomita mamma di Elisa, assieme al fratello Gildo, dopo aver combattuto una vita per l’accertamento della verità, da oggi potranno posare un fiore ai piedi del corpo della loro piccola Elisa che s’era fidata di una promessa del mostro. Secondo il medico legale tutti gli indumenti della vittima furono tagliati. Lo slip in maniera verticale lungo il fianco. Ad Elisa vennero tolti gli indumenti solo quando era già morta. La vittima non era in grado di opporre resistenza. Oggi, Danilo Restivo, quel cinquantenne di origine siciliana, sta scontando la sua pena in una casa circondariale inglese.

ABBONATI A CULTURAIDENTITA’

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

17 + 5 =