Riuscirà Mario Draghi a farci uscire da questo tragico Carnevale?

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ilgiornale.it

La pandemia ha abolito il Carnevale. Ne parla il numero di febbraio di CulturaIdentità, che coincide con il secondo anniversario della rivista e che racconta la storia, il significato profondo e le molteplici manifestazioni della festa, con qualche incursione nell’attualità politica.

In fondo è come se l’Italia avesse vissuto in questi ultimi tempi immersa in un immenso Carnevale, in un mondo sottosopra, in cui niente era al suo posto: gente improvvisata ad occupare i vertici del governo, concorrenti del Grande Fratello a disegnare prospettive strategiche per il Paese, parole roboanti ed assertive proclamate a mezzo social contraddette dagli stessi che le avevano pronunciate nel giro di 24 ore… Una gigantesca “festa dei folli” nel momento più tragico vissuto dal paese da decenni a questa parte.

Passata la sbornia, frutto in larga misura della vittoria grillina del 2018, è giunto il momento di rimettere ordine: in fondo il Carnevale è una parentesi che serve proprio, una volta gustata l’ebbrezza del caos, a recuperare equilibrio, con la consapevolezza che esso è necessario alla vita sociale, sebbene costruirlo costi fatica e sacrificio. La via maestra per porre fine a questa mascherata sarebbero senz’altro le elezioni, l’immediato trapasso di un Parlamento che ha dimostrato la sua incapacità di offrire al Paese un governo all’altezza delle sfide che lo attendono.

Più che la pandemia (in tutta Europa nei prossimi mesi si terranno votazioni nonostante il Covid), sono una serie di circostanze politiche più o meno prosaiche a rendere improbabile la convocazione dei comizi elettorali. E la politica deve sempre adeguarsi al principio di realtà e costruire prospettive in base alle condizioni date.

Ora, ogni riflessione sulla situazione politica deve partire dalla constatazione che fino a qualche giorno fa a comandare in Italia erano Conte e Casalino. Un passo avanti è stato fatto. Al loro posto Mattarella ha chiamato a formare un nuovo esecutivo l’ex presidente della BCE Mario Draghi, figura decisamente più autorevole di chi lo ha preceduto. In molti, però, lo additano come il campione delle oligarchie finanziarie occidentali e ricordano i danni provocati dal “tecnico” Monti, sebbene i due Mario abbiano un’impostazione culturale per certi versi agli antipodi. E’ il più bravo, insomma, ma un banchiere sarà in grado di fare gli interessi dei cittadini?

Ma nella dialettica tra élites e popolo, la difesa di quest’ultimo spetta alla politica e, in questa fase storica, al centrodestra nel suo insieme innanzitutto, che deve trovare il coraggio, unito, di inviare propri rappresentanti in Consiglio dei Ministri con il compito di trovare in seno alle istituzioni una sintesi accettabile e in grado di far uscire il Paese da questo tragico Carnevale.

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3 Commenti

  1. la pandemia è lo strumento per creare le condizioni che hanno creato l’entrata di Draghi nel governo voluto dall’Ue. Sono assai scettico. Un banchiere della risma di Draghi è la pedina giusta usata sia dalla BCE che dalla Goldman-Sachs per distruggere le ns banche che mirano al ns risparmio come è successo con la Grecia, Allora alla BCE c’era proprio Draghi. Anche questa volta il compito di Draghi è per salvare ancora l’euro a danno dell’Italia. Sono solo supposizioni al momento, Staremo a vedere, cmq l’Idea della BCE che l’Italia debba finire come la Grecia è sempre nell’aria. Vedremo vedremo

  2. Dott Mario Draghi, con tutta la stima per la sua preparazione è
    prima di tutto un Goldmanite appartenente allo Staff di Goldman Sachs, un uomo di GS lo è per la vita.
    Ha sempre occupato posizoni di grande rilievo che non richiedono come da protocollo Powers that be elezioni pubbliche. Quindi partecipa come molti altri allo scambio di posti chiave nel mondo.
    Testimonia come la democrazia in italia sia sospesa o non esista per nulla,
    circondato da funanboli che con abilità che in nautura appartengono ai camaleonti, con i quali mi scuso( I Camaleonti). Presentato dai presstitutes come panacea guarirà tutti i mali dell’Italia. Il Parlamento Commissariato seguendo la Costituzione.

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