Strage di Ustica: fu una bomba?

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Di Fabio Di Francesco - Opera propria, CC BY-SA 4.0, commons.wikimedia.org

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Non sarebbero stati né i francesi né gli americani: nessuna guerra aerea, nessun rischio che scoppiasse la terza guerra mondiale (almeno allora….), nessun tentativo di ammazzare Gheddafi che si sarebbe nascosto sotto la pancia del DC9 Itavia sparito dai radar quel 27 giugno 1980 alle ore 20.59, esattamente 43 anni fa. E il Mig libico sulla Sila? Sarebbe precipitato tre settimane dopo il DC9, non subito dopo: una fake news per dar credito all’ipotesi del missile e quindi alla interpretazione che ha dominato per anni, quella della guerra nei cieli, quella secondo cui 81 persone persero la vita per un atto di guerra. Questo dice l’ex capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica militare Leonardo Tricarico, già consigliere militare di Silvio Berlusconi (e di Amato prima e di D’Alema prima ancora). Quella sera il DC 9 Itavia precipitava sulla verticale dell’isola di Ustica portando con sé 81 vite tra passeggeri ed equipaggio e un mistero, uno dei tanti della storia d’Italia: cosa avvenne quella sera? Lo centrarono per sbaglio con un missile? Chi? I francesi? Gli americani? Ne venne fuori un processo infinito, aggrovigliato quasi quanto quello di Piazza Fontana, un iter processuale che non è ancora arrivato ai titoli di coda. Ma in questi giorni sappiamo qualcosa di più, o meglio un a cosa nuova, o meglio ancora veniamo a conoscenza di un’ipotesi che venne scartata subito e che invece oggi pare molto plausibile. Il DC9 Itavia non venne abbattuto da nessun missile, esplose in aria per una bomba collocata nella toilette. Questo afferma, insieme al generale Tricarico, anche l’ex senatore Carlo Giovanardi, perché da 6 mesi i documenti sul disastro sono consultabili e chi li ha letti, come loro, afferma che si può ritenere con più che ragionevole certezza che tutto porti a una bomba collocata nel bagno dell’aereo. Una vendetta palestinese contro l’Italia? Può essere. Su Ustica ad oggi si è parlato di battaglie aeree senza poter avere riscontri documentali e fattuali: infatti è solo da dicembre del 2022 che sono state depositate nell’archivio di Stato e quindi consultabili da chi, facente parte della Commissione Moro, le ha potute vedere. C’entra il famoso “lodo Moro”? E’ vero che l’Italia venne risparmiata dal terrorismo grazie all’accordo che permetteva ai membri del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina di passare sul territorio italiano senza problemi in cambio di tranquillità per l’Italia? Ma allora perché i palestinesi quel 27 gennaio 1980 si sarebbero vendicati colpendo l’Italia? Forse perché l’Italia non volle liberare quell’Abu Saleh arrestato sul suolo italiano e che era il referente del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina? Si arriverà mai alla verità sulla strage di Ustica? Nonostante il tempo trascorso non è infondato pensare che si giunga a una svolta definitiva a partire da quelle che sono le cause effettive e tecnicamente dimostrate della caduta del DC 9 Itavia: una bomba piazzata nella toilette dell’aereo. Se è così, tocca alla Giustizia scoprire chi ha messo quella bomba.

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