Dalla fiction alla realtà. Gli attori della serie israeliana Fauda imbracciano il fucile

1

Dalla fiction alla realtà. I protagonisti della fortunata serie Fauda (che in arabo vuol dire caos) sono attori; attori che interpretano personaggi. I loro ruoli all’interno della serie sono agenti dell’Unità Speciale dello Shin Bet, reparto d’avanguardia e d’assalto impegnata contro il terrorismo di Hamas. Si infiltrano tra le file nemiche, hanno una grande capacità di azione fulminea e addestramento e per chi è appassionato del genere, sulla serie Netflix moltissime sono le incursioni nei vicoletti arroccati e bianchi della casbah di città come Gaza; indossano elmetti, giubbotti antiproiettile, usano mirini laser, fucili ad alta precisione e la loro specialità è proprio quella di liberare gli ostaggi.

La serie Fauda, di produzione israeliana è del 2015, andata in onda per la prima volta sul canale YES OH e dopo sulla piattaforma Netflix arrivando alla quarta stagione. La quinta era proprio in preparazione ma è stata sospesa per l’attacco ad Israele e l’imminente dichiarazione di guerra. Gli attori di Fauda hanno deciso di combattere sul serio. Tahvri Halevi (Naor nella serie) e Idan Amed che nella fiction è Sagi si dicono pronti ad indossare l’uniforme e arruolarsi di nuovo nelle file del loro esercito. Difendere la loro Patria dalla follia jihadista. Anche uno dei suoi protagonisti (Doron) si dice sconvolto e oggi è in prima linea per dare soccorso alle famiglie bombardate dai terroristi. Fauda significa caos ma è una finzione. Bisogna essere molto addestrati e letali. Gli agenti del Mossad e delle unità speciali parlano perfettamente arabo e sono in grado di mimetizzarsi infiltrandosi cercando di carpire informazioni e segreti sventando attentati o rapimenti. Riusciranno i nostri eroi?

Anche nella fiction si evidenziava la differenza abissale tra Israele e Hamas. Super tecnologia da una parte e pietre, mitra dall’altra. Da una parte l’aviazione dall’altra delle biciclette volanti che però si sono rivelate fatali. Il Capitano Ayoub in Fauda si preoccupava molto spesso delle conseguenze di certe azioni militari: “Bisognerà evitare la chiamata alle armi della Guerra Santa, il terrorismo potrebbe allargarsi a macchia d’olio”. Chissà se questi attori anche nella realtà potranno dare un apporto alla difesa del loro Paese oggi sotto attacco.

ABBONATI A CULTURAIDENTITÀ 

1 commento

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

15 − cinque =