Futurismo, apre una grande mostra su Sante Monachesi

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Muro cieco con case di Parigi, 1955, olio su tela cm 70x100

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In anteprima nazionale, il 29 giugno a Macerata, nelle sale dei Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi, sarà inaugurata la mostra “Sante Monachesi tra Macerata e Parigi” che racconta il legame del celebre artista maceratese con la città di Parigi.

Promossa dal Comune di Macerata, dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Macerata con Macerata Musei, l’esposizione, curata da Maurizio Faraoni si avvale del supporto scientifico di Donatella Monachesi. Con il patrocinio della Regione Marche, della Provincia e dell’Accademia di Belle Arti di Macerata sarà visitabile fino al 24 settembre.

Il percorso espositivo, attraverso una selezione di oltre 60 opere tra disegni e pitture, ripercorre gli anni in cui l’artista lascia la sua città alla volta di Parigi presentando una serie di documenti d’archivio, foto, lettere, sculture, disegni inediti, dipinti, alcuni dei quali esposti nella galleria Silvagni nel 1950 e che ritraggono i famosi “Muri ciechi”, opere pittoriche in cui Monachesi trasforma e reinterpreta i profili ciechi delle facciate parigine, chiaro esempio del “minimalismo dell’autore”, come illustra Faraoni.

“La tematica legata a Parigi – scrive il curatore – resta una costante nella produzione artistica di Monachesi e in questa mostra il mio compito, oggi, è quello di guardare con un occhio contemporaneo il lavoro di un artista che ha attraversato diverse epoche in maniera trasversale”.

“Con questa mostra – dichiarano Sandro Parcaroli, il Sindaco di Macerata e Katiuscia Cassetta, Assessore alla Cultura del Comune di Macerata – si chiude un importante ciclo espositivo triennale dedicato al Secondo Futurismo che ha visto già celebrare l’attività di Tullio Crali e Wladimiro Tulli”. “L’occasione – proseguono – è ancor più rilevante per la donazione, fatta all’istituzione museale dalla figlia Donatella, di un considerevole nucleo di opere ad incremento della collezione permanente, un omaggio che va ad arricchire e completare la raccolta del museo che presenta già numerose opere degli artisti del Gruppo Boccioni”.

Le otto opere donate occuperanno una sezione della mostra, in stretto dialogo con la collezione permanente del Novecento. L’attività dell’artista sarà così documentata dagli esordi Futuristi al Neo Cubismo per approdare al movimento Agrà, abbreviazione di agravitazionale, da lui fondato all’insegna della libera energia espressiva, adottando forme nuove e materie lievi come l’evelpiuma e il perspex.

“L’evento – concludono Parcaroli e Cassetta – è anche occasione per fare rete con le realtà culturali ed economiche del territorio e per riannodare i legami con i più rilevanti contesti internazionali”.

Per approfondire la conoscenza del poliedrico e geniale artista Sante Monachesi, altre sue opere potranno essere ammirate in contemporanea a Civitanova Alta alla Pinacoteca Civica Moretti e a Macerata al Museo del Novecento di Palazzo Ricci a partire dalla metà del mese di luglio.

Il catalogo (Sagep Editori) che accompagna la mostra raccoglie, oltre ai saluti delle autorità, i testi del curatore, quelli degli studiosi Lorenzo Cantatore, Paola Ballesi e Giulia Mastropietro che intervisterà Donatella Monachesi.

L’artista:

Sante Monachesi (Macerata 1910-Roma 1991)

Sante Monachesi nasce a Macerata nel 1910. Scopre l’opera di Boccioni e il Futurismo e nel 1932 fonda a Macerata il Gruppo Boccioni, al quale aderisce, fra gli altri, anche Bruno Tano. Nel 1937 partecipa all’Esposizione Universale di Parigi; nel 1938 è presente alla XXI Biennale di Venezia e all’Esposizione della Art Department della Columbia University di New York. Nel 1939 espone alla III Quadriennale di Roma con la presentazione di Filippo Tommaso Marinetti. Degli anni Quaranta e Cinquanta sono i lavori più noti di Monachesi, ispirati al suo soggiorno a Parigi nel dopoguerra; tra questi ricordiamo Muri ciechi, Parigi, Fiori e Clownesses. Muore a Roma nel 1991.

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